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Dopo avervi parlato dei Caf, oggi vi presentiamo una lista di alcuni dei migliori Notai a Bologna, con indirizzi e contatti pronti all'uso. Questa figura professionale è al centro di una riforma sulla libera concorrenza che il Governo Renzi vorrebbe attuare. Oltre ai notai, sono interessati anche avvocati e la possibilità di vendere i farmaci di fascia C anche nei supermercati e nelle parafarmacie (quest’ultimo tema già in passato era stato in mano ai precedenti esecutivi senza giungere a nulla di concreto). Per quanto riguarda la professione notarile, l’intenzione è quella di ridurre l’obbligo di recarsi dal notaio per tutta una serie di atti, come atti societari o anche piccole proprietà.

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Questa ovviamente è l’idea generale, sulla quale fissare paletti e norme. Inoltre, nella bozza della legge sulla concorrenza, si è pensato pure a cancellare la soglia attuale che vede la figura notarile ogni 7mila abitanti. Una soglia che già era stata trattata in passato dall’ex Premier Monti ma qualche anno fa non si era parlato di modificare i compiti e le funzioni dei notai a Bologna.

Notai: una casta privilegiata?

Servono le liberalizzazioni in questo settore? A primo impatto, la risposta è sì perchè quando si pensa a questa figura professionale, viene in mente subito un circolo chiuso dove è quasi impossibile entrare. Liberalizzare il mercato aprendo il settore a più persone potrebbe essere molto utile sia per i nuovi entrati che per i cittadini che potrebbero avere un ampio ventaglio di proposte a cui affidarsi, con un ritocco delle tariffe.

C’è anche l’altro lato della medaglia, ossia i guadagni dei notai, da sempre considerati come lavoratori dall’altissimo stipendio. Secondo l’Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati) la figura notarile nel 2013 ha visto dimezzarsi il proprio compenso, passato da 120 mila euro a 60 mila euro di media. Una cifra comunque alta se paragonata con le altre professioni, per non citare tutte le forme di precariato esistenti in Italia. Questa flessione è stata causata dalla crisi economica che ha quasi azzerato le vendite nel settore immobilare, mettendo in crisi non solo quest’ultimo settore ma anche chi firmava gli atti notarili. Tuttavia, la situazione italiana attuale sembra richiedere una liberalizzazione forte del settore per aumentare concorrenza ed offrire allo stesso tempo servizi migliori ai cittadini.

Lista dei notai a Bologna

In questo periodo in cui l’investimento sul mattone rappresenta l’unica alternativa sicura, riportiamo una lista di studi notarili della città di Bologna. L’elenco sei notai a Bologna sarà costantemente aggiornato e monitorato.

Peirano Dr. Piero

40137 Bologna (BO)
6, vl. Oriani
tel: 051 341168
fax:051 344124

Dott. Vincenzo Santoro Notaio

Notai a Bologna

Lo studio di questo notaio ha alle spalle diversi anni d’attività.

40125 Bologna (BO)
2, v. Artieri
tel: 
051 224065
fax:
051 238381

Studio Notarile Zambellini

Questo studio notarile di Bologna presente i seguenti orari d'apertura al pubblico: dal lunedì al giovedì: 9-12.30/15.30-19; venerdì: 9-12.30/15.30-17.30. Il notaio riceve per appuntamento.

40128 (BO)
2/2, v. Zago
tel: 051 359462, 051 369868
fax:051 379328

Studio Notarile Dr. Andrea Errani

40125 (BO)
6, v. Dante
tel: 051 340808
fax:051 6230957

Notai a Bologna: Confitaly

40125 (BO)
32, str. Maggiore
tel: 051 2910434, 347 5376643
fax:051 227507

Auriemma Valerio Notaio

Orario: lunedì-venerdì 9.00-13.00/15.00-19.00; si riceve per appuntamento. Tra i notai a Bologna egli presenta diversi anni d’esperienza e estende la sua attività nei confronti di tutti i rami giuridico-sociali.

40125 Bologna (BO)
7/e, corte Isolani
tel: 051 309233
fax:051 309313

Vetromile Dr. Rosa

40125 Bologna (BO)
13, str. Maggiore
tel: 051 221937
fax:051 273319

Altri professionisti del settore

  • Antonacci Elia: Via San Felice 24, 40122 Bologna BO, Tel: 051 231855, Fax: 051 235345
  • Bartole Maria Chiara: Via San Felice 24, 40122 Bologna BO, Tel: 051 231855, Fax: 051 235345
  • Bertuzzi Gabriele: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Branchini Chiara: Via San Felice 24, 40122 Bologna BO, Tel: 051 231855, Fax: 051 235345
  • Cirulli Antonella: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Curione Domenico: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Fanti Maria Letizia: Via San Felice 24, 40122 Bologna BO, Tel: 051 231855, Fax: 051 235345
  • Malaguti Antonio: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Martelli Sabrina: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Montanari Elisabetta: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Natali Francesco: Via Alfredo Testoni 12, 40123 Bologna BO, Tel: 051 339984, Fax: 051 333945
  • Orlandi Anna Maria: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Panzacchi Maria Chiara: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Pieri Barbara: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Ravaglia Francesca: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Rinaldi Alberto: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Sabattini Maria Cristina: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Salmi Roberto: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342
  • Santi Anna Maria: Via Indipendenza 20, 40121 Bologna BO, Tel: 051 222364, Fax: 051 237342

Il consiglio Notarile di Bologna

Per Consiglio Notarile si intende un organo dell’Amministrazione Pubblica territoriale (con diverse sedi in Italia), che è a sua volta sottoposto al controllo del Ministero della Giustizia. I compiti e funzionamento dell’organo sono disciplinati dalla Legge Fondamentale del Notariato risalente al 1913 e successivi adeguamenti in base al contesto sociale ed economico.

In genere, le attività del Consiglio notarile sono suddivise in:

  1. Vigilanza sui Notai e sui praticanti: l’organo si preoccupa di vigilare sul rispetto da parte dei notai dei loro doveri. Può, dunque, emettere provvedimenti disciplinari nei casi in cui si configurano delle criticità o promuovere iniziative presso la Commissione Regionale di Disciplina. Nella sua attività di vigilanza può intervenire nelle controversie tra Notai e tra notai e terze parti. Relativamente ai praticanti, ne cura l’iscrizione al termine del percorso formativo e verifica lo svolgimento del tirocinio.
  2. Vigilanza sull’efficienza della rete di notai e del servizio notarile verso la collettività: il Consiglio provvede al mantenimento e aggiornamento dei Notai e dei praticanti sul territorio di competenza. Mantiene, quindi, l’”anagrafe” dei notai e anche in caso di trasferimento è possibile rintracciare il professionista di interesse. Al Consiglio notarile provinciale compete la concessione dei permessi di assenza, senza i quali un notaio non può allontanarsi o disattendere il proprio ufficio se non per ragioni di servizio pubblico.
  3. Attività di formazione, divulgazione e aggiornamento: i consigli notarili hanno anche la possibilità di promuovere eventi, incontri, manifestazioni di settore, formazione e seminari.

Il Consiglio Notarile di Bologna ha sede in Via San Domenico, 11 e i recapiti di contatto sono i seguenti:
Telefono: 051.330 758; Fax: 051.583 145; e-mail 1: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; e-mail 2 : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

FAQ

Quali sono i compiti dell’Archivio Notarile?

L'Archivio Notarile svolge un ruolo cruciale nell'ambito del sistema legale e amministrativo di un Paese, essendo un'istituzione dedicata alla custodia e alla gestione dei documenti notarili. La sua importanza si riflette in una serie di compiti istituzionali che garantiscono la trasparenza, l'affidabilità e l'accessibilità dei documenti legali fondamentali per la vita civile e economica dei cittadini.

Controllo della Funzione Notarile

Uno dei compiti primari dell'Archivio Notarile è il controllo della funzione notarile. Questo ruolo di supervisione assicura che tutte le attività svolte dai notai, figure professionali incaricate di redigere atti e documenti con valore legale, avvengano nel rispetto delle normative vigenti. Il controllo si estende sulla correttezza formale e sostanziale degli atti notarili, garantendo così che i diritti dei cittadini siano salvaguardati in ogni transazione.

Conservazione degli Atti e dei Documenti Notarili

La conservazione degli atti e dei documenti notarili rappresenta una delle funzioni fondamentali dell'Archivio Notarile. Questo compito include la raccolta, l'ordinamento e la custodia a lungo termine di una vasta gamma di documenti, quali contratti, testamenti, atti di compravendita e molto altro. La conservazione di tali documenti assicura che siano protetti dal deterioramento fisico e dalla perdita, mantenendoli accessibili per eventuali consultazioni future.

Pubblicazione dei Testamenti

La pubblicazione dei testamenti è un altro servizio essenziale offerto dall'Archivio Notarile. Quando una persona decede, è compito dell'Archivio verificare l'esistenza di un testamento lasciato dal defunto, procedendo alla sua apertura e lettura. Questo processo assicura che le ultime volontà del defunto siano note e possano essere eseguite secondo le disposizioni legali, garantendo così il rispetto dei diritti ereditari.

Gestione del Registro Generale dei Testamenti

L'Archivio Notarile è responsabile anche della gestione del Registro Generale dei Testamenti, un database che raccoglie le informazioni relative a tutti i testamenti redatti. Questo registro gioca un ruolo cruciale nell'assicurare che le informazioni sui testamenti siano centralizzate e facilmente accessibili. La gestione efficace di questo registro facilita il compito di localizzare i testamenti, semplificando le procedure ereditarie e riducendo le possibilità di conflitti tra eredi.

Rilascio di Copie degli Atti Depositati

Infine, l'Archivio Notarile fornisce un servizio di rilascio di copie autenticate degli atti depositati. Questo servizio è fondamentale per i cittadini e per i professionisti che necessitano di documentazione ufficiale per le più svariate ragioni legali, finanziarie o personali. Le copie rilasciate dall'Archivio Notarile hanno pieno valore legale e sono accettate in tutti i contesti in cui è richiesta la documentazione originale.

In conclusione, l'Archivio Notarile svolge compiti di vitale importanza che toccano vari aspetti della vita legale e civile. Attraverso il controllo della funzione notarile, la conservazione degli atti, la pubblicazione dei testamenti, la gestione del Registro Generale dei Testamenti e il rilascio di copie degli atti, l'Archivio garantisce la sicurezza legale e la trasparenza nell'ambito delle transazioni e delle disposizioni testamentarie.

Quanti sono i notai a Bologna?

Stando all’ultimo “censimento” dell’ordine, I notai a Bologna e dintorni sono 79.

Cosa si intende per distretto notarile?

Il concetto di distretto notarile riveste un'importanza fondamentale nel contesto legale e amministrativo italiano, definendo l'ambito territoriale entro cui i notai sono autorizzati a esercitare la loro professione. La suddivisione del territorio nazionale in distretti notarili è una pratica che mira a garantire una distribuzione equilibrata dei servizi notarili, assicurando che l'accesso a tali servizi sia facilitato e che la presenza dei notai sia adeguatamente rappresentata in tutte le aree geografiche.

Struttura e Funzionamento dei Distretti Notarili

In Italia, esistono 94 distretti notarili, ciascuno dei quali racchiude un insieme di sedi notarili. Questa strutturazione è pensata per ottimizzare la copertura del servizio notarile su tutto il territorio nazionale, rendendo i notai facilmente raggiungibili da cittadini e imprese. Ogni distretto notarile è quindi costituito da un certo numero di sedi, nelle quali i notai vengono assegnati e distribuiti secondo criteri che tengono conto delle esigenze locali e della domanda di servizi notarili.

La determinazione dei distretti notarili e la distribuzione dei notai all'interno di questi distretti sono gestite da organismi e autorità competenti, i quali valutano periodicamente le necessità territoriali per apportare eventuali aggiustamenti. Questo sistema garantisce che ogni area del Paese disponga di un numero adeguato di notai per soddisfare le richieste di servizi notarili, contribuendo alla fluidità delle transazioni legali e alla tutela dei diritti civili e commerciali.

Implicazioni per i Notai e per i Cittadini

Per i notai, l'appartenenza a un distretto notarile specifico comporta la responsabilità di fornire servizi notarili entro i confini territoriali del distretto assegnato. Questo significa che la loro attività professionale si concentra nell'area geografica di competenza, permettendo loro di sviluppare una profonda conoscenza delle dinamiche locali e delle esigenze specifiche della popolazione servita.

Per i cittadini e le imprese, la suddivisione in distretti notarili facilita l'accesso ai servizi notarili, poiché consente di individuare con facilità il notaio o gli studi notarili disponibili nella propria area geografica. Inoltre, questa struttura garantisce una distribuzione uniforme dei professionisti sul territorio, contribuendo a ridurre le disparità nell'accesso ai servizi notarili tra aree urbane densamente popolate e regioni più remote o meno servite.

Benefici della Suddivisione in Distretti Notarili

La suddivisione del territorio italiano in distretti notarili offre numerosi benefici, tra cui:

  • Equità nell'accesso ai servizi: Garantisce che cittadini e imprese di ogni area del Paese abbiano accesso ai servizi notarili necessari per le transazioni legali e la gestione di documenti ufficiali.
  • Efficienza e competenza locale: Favorisce lo sviluppo di competenze specifiche nei notai, i quali diventano punti di riferimento qualificati per le peculiarità legali e amministrative delle aree in cui operano.
  • Ottimizzazione delle risorse: Consente una gestione più efficace delle risorse professionali, evitando sovrapposizioni o carenze di notai in determinate aree.

In sintesi, la suddivisione dell'Italia in distretti notarili rappresenta una struttura organizzativa che facilita la prestazione di servizi notarili equi e accessibili, sostenendo l'efficienza del sistema legale e la tutela dei diritti dei cittadini attraverso una gestione oculata delle competenze notarili sul territorio.

Quanto guadagna un notaio?

In media un notaio guadagna tra un minimo di 60 mila fino a circa 200 mila euro annui.

Quanti soldi vanno dati al compromesso per l'acquisto di una casa?

La somma di denaro da versare al momento del compromesso per l'acquisto di una casa, noto anche come acconto o caparra confirmatoria, varia in base alle convenzioni locali e agli accordi specifici tra compratore e venditore. Tuttavia, ci sono alcune linee guida generali:

  1. Percentuale dell'Importo Totale: Generalmente, la caparra confirmatoria è una percentuale dell'importo totale di acquisto dell'immobile. Questa percentuale può variare, ma comunemente si aggira tra il 10% e il 20% del prezzo di acquisto.
  2. Negoziazione tra le Parti: La percentuale esatta e l'importo della caparra sono oggetto di negoziazione tra venditore e compratore. È importante che entrambe le parti siano d'accordo sulle condizioni prima di procedere.
  3. Implicazioni Legalie: La caparra confirmatoria ha anche implicazioni legali. Se l'acquirente si ritira dall'acquisto senza un motivo valido previsto nel contratto preliminare, perderà l'intera somma versata. Se, invece, è il venditore a non rispettare l'accordo, dovrà restituire il doppio della caparra ricevuta all'acquirente.
  4. Pratica Comune: È pratica comune che il pagamento della caparra confirmatoria avvenga al momento della firma del contratto preliminare di vendita (compromesso), che sancisce l'accordo di vendita e l'impegno a procedere all'atto definitivo entro un termine stabilito.

È consigliabile consultare un professionista del settore immobiliare o un avvocato per assicurarsi che il contratto preliminare rispetti tutte le normative vigenti e per chiarire tutti gli aspetti legali e finanziari dell'acquisto.

Il compromesso per l'acquisto di casa rappresenta una parte nevralgica per quel che concerne la compravendita di un immobile. È infatti da considerarsi come un punto di non ritorno, superato il quale, l’acquirente si impegna, anche economicamente nei confronti del bene da comprare. Il compromesso per l'acquisto di casa è in pratica il risultato di alcune concessioni fatte da entrambe le parti. Ha lo scopo di trovare un terreno comune su cui concordare l’acquisto dell’immobile. Il compromesso per l'acquisto di casa elimina le differenze e viene raggiunto con la mutua rettifica delle reciproche richieste. In questo articolo spiegheremo nel dettaglio tutti i passaggi necessari per la stipula di questo atto.

Come avviene il compromesso per la casa (tra privati si può fare?)

È possibile che le parti raggiungano il compromesso per l'acquisto di casa trattando direttamente o tramite l'intervento di un mediatore. Per mediatori si intendono le agenzie immobiliari che si occupano di questi passaggi, a cui bisognerà riconoscere una percentuale sul prezzo totale dell’acquisto per il lavoro svolto. E’ un accordo vincolante tra due o più parti al fine di definire alcuni aspetti del successivo contratto definitivo di compravendita. Il compromesso per l'acquisto di casa consiste in una scrittura privata fra le parti all’interno della quale devono essere riportate tutte le clausole e tutte le condizioni che regoleranno il contratto definitivo. E’ l’articolo 1351 del Codice Civile a confermare quanto appena detto: siccome anche il rogito necessita di una scrittura privata, anche questo atto dovrà essere redatto in forma scritta per poter esser valido.

Il compromesso in preparazione alla compravendita della prima casa: ecco come funziona

La compravendita è un contratto disciplinato dagli art. dal 1470 fino al 1509 del codice civile. Si possono individuare due parti: il venditore che trasferisce il diritto ed il compratore, che si obbliga a pagare un prezzo, espresso in una somma di denaro, come corrispettivo.

L’articolo 1358 del Codice Civile parla invece dell’aspetto della caparra da versare al momento della stipula dell’atto: essa ha valore risarcitorio qualora il contratto successivamente non venga rispettato da una delle due parti interessate. Nel caso dell’acquirente, la somma andrà perduta mentre nel caso del venditore, quest’ultimo dovrà corrispondere la caparra più una somma di uguale entità. La caparra ha valore come fosse un anticipo sul prezzo totale sul quale trovano l’accordo le due parti. Di solito viene fissato un termine entro il quale concludere la pratica attraverso il rogito notarile. Da sottolineare comunque che questo termine non fa decadere l’accordo ma che rappresenta una sorta di deadline per entrambe le parti per non dilungarsi troppo nella trattativa e chiudere in questo modo la compravendita dell’immobile in questione.

Il caso di beni immobili: senza notaio per l'atto è possibile comprare casa con un mutuo?

Gli articoli del Codice Civile italiano che regolano il contratto preliminare sono i seguenti:

  • Articolo 1351 - Il contratto preliminare stabilisce che il contratto è nullo se non viene stipulato nella stessa forma prevista per il contratto definitivo. In altre parole, il contratto preliminare deve rispettare le stesse regole formali del contratto che intende precedere.
  • Articolo 2645-bis - Questo articolo riguarda la trascrizione dei contratti preliminari nei registri immobiliari. La trascrizione serve a proteggere le parti coinvolte nel contratto preliminare, in particolare l'acquirente, garantendo la prenotazione della vendita dell'immobile e assicurando che il venditore non possa alienare il bene a terzi.
  • Articolo 2775-bis - L'articolo si riferisce al diritto del creditore di essere risarcito in caso di mancata esecuzione del contratto preliminare. Il creditore può agire in giudizio per ottenere l'esecuzione del contratto definitivo o il risarcimento del danno subito a causa della mancata esecuzione del contratto preliminare.
  • Articolo 2825-bis - Questo articolo prevede che, nel caso di un contratto preliminare relativo a un immobile, l'acquirente possa iscrivere un'ipoteca sul bene oggetto del contratto preliminare per garantirsi il pagamento del prezzo pattuito nel caso in cui il venditore non adempia alle proprie obbligazioni.

La registrazione dell’atto è obbligatoria: lo dice l'avvocato

L’atto in questione deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro venti giorni dalla firma della scrittura privata. Ogni cento righe scritte bisognerà apporre una marca da bollo da 14.62 euro mentre il ritardo della presentazione del contratto preliminare di vendita dell'appartamento comporta una sanzione del 30% più gli interessi sull’imposta totale da pagare. Per la registrazione bisognerà prima compilare il modello F23 in copia triplice insieme al modello F69 (quest’ultimo è la richiesta di registrazione), entrambi disponibili presso l’Agenzia delle Entrate. Non c’è un obbligo riguardante chi debba presentare tale richiesta anche se in presenza di intermediari o mediatori (ossia le agenzie immobiliari con i loro rappresentanti) saranno quest’ultimi a sbrigare queste pratiche presso l’Agenzia delle Entrate. Nella registrazione dell’atto ci saranno anche una serie di imposte da pagare che terranno conto del valore dell’anticipo (caparra) versato.

Cosa deve contenere la proposta di acquisto: parola agli esperti dell'agenzia immobiliare

La proposta d'acquisto irrevocabile di un immobile, soprattutto nel caso in cui ci siamo rivolti a una agenzia immobiliare, è il primo passo verso l'acquisto. È proprio durante questa fase che si instaura il primo rapporto con il venditore.

Tramite l'agente immobiliare, si comunica al venditore la propria intenzione di acquistare l'immobile a un determinato prezzo e a certe condizioni.

Essa deve contenere:

  • l'esatta descrizione dell'immobile;
  • il prezzo offerto, specificando le date e le modalità dei pagamenti;
  • la durata entro il quale il venditore deve accettare o meno la vostra offerta (sono consigliabili circa 10-15 giorni);
  • il termine entro il quale dovrà essere restituita la somma infruttifera versata alla firma della tale offerta;
  • la clausola che consente d'intestare l'immobile ad altra persona (parente, figlio).

Elementi importanti per la compravendita immobiliare (valida anche per case in costruzione ma non per le abitazioni abusive)

Prima di procedere alla firma dell'offerta, è importante verificare alcuni aspetti cruciali:

  • Assicurarsi che il modulo di acquisto includa i dettagli identificativi dell'agente immobiliare e le informazioni relative alla sua registrazione ufficiale.
  • Controllare che la proposta di acquisto e l'assegno correlato siano effettivamente indirizzati al venditore e non all'agente immobiliare.
  • Verificare che la data dell'accordo preveda un margine di almeno 30 giorni successivi alla sua approvazione, particolarmente rilevante nel caso in cui sia necessario ottenere un mutuo per l'acquisto dell'immobile.
  • Confermare che l'importo totale della commissione dovuta all'agente immobiliare sia chiaramente definito e concordato per iscritto.

Se essa verrà accettata si potrà successivamente stipulare il preliminare di compravendita; a tal proposito segnaliamo la pagina dedicata all'atto di compromesso per l'acquisto di casa.

Successivamente al compromesso per l'acquisto di casa, atto con il quale l'acquirente si impegna ad acquistare l'immobile oppure a restituire al venditore il doppio della caparra confirmatoria, le parti stipuleranno il Rogito. Il rogito il contratto definitivo che consente di trasferire la proprietà immobiliare; esso va presentato in forma scritta e va redatto da un notaio.

Caparra penitenziale: quali differenze con la confirmatoria?

La caparra penitenziale è una somma di denaro versata alla proposta e viene utilizzata come garanzia per entrambe le parti coinvolte nella trattativa di compravendita. Esistono due tipi principali di caparra: la caparra confirmatoria e la caparra penitenziale. Durante la proposta o il compromesso, gli acquirenti solitamente depositano la caparra, a meno che non sia specificato diversamente.

In entrambi i casi, la parte lesa può scegliere di insistere sull'adempimento del contratto o richiedere il risarcimento per ulteriori danni subiti, come ad esempio un venditore che si fosse già impegnato all'acquisto di un altro immobile contando sulla vendita del suo attuale.

Confermare un accordo

La caparra confirmatoria è un istituto giuridico che svolge diverse funzioni. In primo luogo, garantisce l'esecuzione del contratto, avvicinandosi in questo caso all'istituto della cauzione.

Se il cliente non completa la trattativa, la caparra confirmatoria non viene restituita. Tuttavia, se è il venditore che non adempie al contratto, l'altra parte può richiedere il doppio della caparra. Il versamento di questa somma serve a dare forza al contratto per entrambe le parti.

La caparra confirmatoria, secondo la normativa vigente, non deve essere considerata come un patto accessorio a un contratto, bensì come un contratto a sé stante con una propria "causa", esplicabile nelle quattro funzioni fondamentali. Pertanto, si tratta di un contratto reale, che per essere perfezionato richiede la consegna materiale del bene oggetto della caparra all'altra parte.

Le quattro funzioni principali della caparra confirmatoria sono:

  1. Funzione confirmatoria: conferma concreta e tangibile della volontà di rispettare il contratto che si stipula;
  2. Funzione di acconto: l'importo versato costituisce, anche se non esclusivamente, un acconto su quanto dovuto come stabilito nel contratto;
  3. Funzione di indennizzo: tutela in caso di inadempimento da parte di una delle parti, svolgendo il ruolo di clausola penale;
  4. Funzione di autotutela: permette alle parti di tutelare i propri interessi tramite la caparra confirmatoria senza dover ricorrere a un giudice.

Quali sono gli effetti di questo contratto

Dunque, la caparra confirmatoria ha come primo effetto la legittimazione del contraente in merito al diritto di recesso nel caso in cui la controparte sia inadempiente. Se, quindi, inadempiente è chi ha versato la garanzia, l’altra parte ha tutto il diritto di trattenerla integralmente. Al contrario, se inadempiente è chi riceve la caparra penitenziale, chi l’ha versata può richiedere alla controparte una somma pari al doppio della garanzia. A chi subisce l’inadampienza, la legge accorda comunque il diritto di scegliere se procedere a un’azione giudiziale così da forzare l’adempimento del contratto. Attenzione però, perché questa scelta non deve essere condizionata in alcun modo da motivi di convenienza, ma al contrario solo da buona fede. Se chi ha subito l’inadempienza vuole procedere con la messa in atto del contratto, si procede attraverso la normativa generica sulla responsabilità contrattuale.

Dobbiamo sottolineare ora una differenza molto importanza, ovvero quella tra caparra confirmatoria e caparra penitenziale, molto diverse tra loro e che quindi non vanno confuse in nessun modo. La garanzia penitenziale viene regolamentata dall’articolo 1386 del codice civile e ha un ruolo e una funzione molto diversa rispetto alla caparra confirmatoria. Cos’è, allora, la garanzia penitenziale? Quella versata nel caso di diritto di recesso. Quindi non è né un risarcimento né una garanzia di conferma di un contratto, ma al contrario consiste nel corrispettivo dovuto qualora una parte non voglia adempiere al contratto e decide di recedere. Con questa somma, quindi, può recedere da quanto stabilito a livello contrattuale senza essere inadempiente e senza che la controparte possa obbligarla a osservare il contratto.

Differenza fra caparra penitenziale e acconto

La caparra confirmatoria viene generalmente versata prima della registrazione del contratto. Entrambi questi atti hanno una funzione confermativa.

Autore: Avvocato Giacomo Locopo

Immagine di Giacomo Locopo

Nato a Catania il 25 febbraio 1970, l'avvocato ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'illustre Università degli Studi La Sapienza di Roma. Attualmente, è iscritto all'Albo dell'Ordine degli Avvocati nella città di Palmi, dove esercita la professione legale con competenza e dedizione.