Il sapere giuridico rappresenta senza ombra di dubbio uno dei settori più gettonati, e una delle strade preferite da chi valuta l’iscrizione all’università.
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- La laurea in giurisprudenza online e le sue opportunità
- I 10 mestieri più richiesti con la laurea in giurisprudenza
- Quali sono i corsi specialistici o i Master che posso fare dopo una laurea in Giurisprudenza?
- FAQ
Non c’è alcun dubbio sul fatto che, in termini di appeal, la facoltà di giurisprudenza possa contare su una storica tradizione in Italia. Anche se si tratta di un percorso di studi lungo e complesso, se portato a compimento con successo può regalare enormi soddisfazioni. Sono infatti numerosi gli sbocchi occupazionali e le opportunità concesse dal mondo del lavoro, anche alla luce delle novità in termini di digitale e di GDPR.
Fra le altre cose, chi desidera ottenere questa laurea può sfruttare anche il grande potenziale delle università telematiche, che approfondiremo proprio oggi.
La laurea in giurisprudenza online e le sue opportunità
La crescente popolarità e l'accettazione delle università telematiche hanno significativamente trasformato il panorama educativo, offrendo alternative valide e flessibili ai tradizionali percorsi di studio in presenza. Questo cambiamento è particolarmente rilevante nel campo della Giurisprudenza, dove l'opzione di conseguire una laurea online, riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), sta diventando sempre più una scelta praticabile e attraente per molti.
Equivalenza e Riconoscimento Accademico
La prima e fondamentale verità da comprendere è che l'università telematica, quando riconosciuta dal MIUR, garantisce un titolo di studio che ha lo stesso valore legale di quello erogato dalle istituzioni tradizionali. Ciò significa che la laurea in Giurisprudenza ottenuta online apre le porte alle stesse opportunità professionali accessibili ai laureati degli atenei in presenza, comprese le carriere legali più ambite e i percorsi post-laurea specialistici. Questa equivalenza sottolinea l'impegno del sistema educativo italiano nel promuovere l'accesso all'istruzione superiore, indipendentemente dalla modalità di erogazione.
Flessibilità e Accessibilità
Uno dei vantaggi più evidenti della formazione online in Giurisprudenza è l'eccezionale flessibilità offerta agli studenti. La possibilità di accedere a lezioni registrate e materiali didattici in qualunque momento e da qualsiasi luogo consente di conciliare lo studio con impegni lavorativi, familiari o personali. Questa modalità di apprendimento rimuove gli ostacoli geografici e temporali, democratizzando l'accesso all'istruzione superiore e permettendo a un pubblico più ampio di intraprendere studi giuridici.
Riduzione dei Costi
Un altro aspetto significativo della laurea in Giurisprudenza online riguarda il risparmio economico. Optando per un percorso telematico, gli studenti possono evitare le spese legate al trasferimento e al mantenimento in un'altra città o regione, come l'affitto di un alloggio e i costi di viaggio. Questo non solo rende l'istruzione superiore più accessibile ma consente anche agli studenti di investire risorse in altre aree della loro formazione o del loro sviluppo personale.
Qualità Formativa e Parità di Trattamento
La qualità dell'offerta formativa nelle università telematiche, in particolare nei corsi di Giurisprudenza riconosciuti dal MIUR, è soggetta agli stessi standard elevati e criteri di valutazione applicati agli atenei tradizionali. Gli studenti online ricevono un'istruzione che non solo copre tutte le aree fondamentali del diritto ma è anche progettata per sviluppare competenze critiche, analitiche e pratiche indispensabili nel mondo professionale. In altre parole, la modalità telematica non implica una diminuzione della rigore accademico o delle opportunità di apprendimento, assicurando ai laureati di essere altrettanto preparati e competitivi nel mercato del lavoro.
In sintesi, la laurea in Giurisprudenza conseguita attraverso un percorso telematico rappresenta una scelta sempre più valida e apprezzata, che si affianca alle tradizionali vie accademiche. La sua riconoscibilità dal MIUR, la flessibilità didattica, il risparmio economico e la parità di opportunità professionale sono solo alcune delle ragioni che spingono gli studenti a considerare questa opzione. Nel contesto attuale, dove l'accesso e la fruizione dell'istruzione superiore stanno diventando sempre più digitalizzati, l'educazione giuridica online emerge come una soluzione innovativa e inclusiva, capace di rispondere efficacemente alle esigenze e alle aspettative di una società in continua evoluzione.
Giurisprudenza online: sbocchi classici e alternativi
Come detto, non vi sono differenze fra una laurea in giurisprudenza conseguita online e un titolo di studio tradizionale. Ciò vuol dire che gli sbocchi lavorativi sono esattamente gli stessi, ma con una piccola premessa da fare: chi si è laureato tramite strumenti telematici potrebbe avere addirittura più opportunità. Questo per via del fatto che, oggi, la conoscenza di tools e piattaforme informatiche rappresenta una skill spesso primaria anche nel settore in questione. Di riflesso, facendo pratica con il tipico sistema della DAD, il laureato potrebbe collezionare competenze extra preziose.
Chiaramente il primo sbocco occupazionale per un laureato in giurisprudenza è l’avvocatura, che resta ancora oggi una delle prospettive più attraenti. Non mancano le alternative, come le professioni di notaio e di magistrato, insieme ad altre figure del calibro dell’esperto legale per le aziende e del pubblico ministero.
Abbiamo già accennato alla questione GDPR, ma merita un approfondimento, dato che al momento rappresenta uno degli argomenti più di tendenza. Il rispetto della privacy da parte delle aziende, infatti, è un tema che spesso può cogliere alla sprovvista, causando errori e multe da centinaia di migliaia di euro. Ed è qui che entra in gioco il cosiddetto “data protection officer” (DPO), ovvero il consulente in materia di GDPR e di trattamento di dati personali e privati.
In realtà una laurea in giurisprudenza, sia essa online o meno, può aprire le porte ad altre occupazioni per così dire alternative. Fra queste si trova ad esempio il lavoro di diplomatico, insieme all’insegnante di giurisprudenza e al consulente del lavoro. Concludendo, chi sceglie questo settore può contare su molte opzioni, in grado di abbracciare un mondo di professioni e di sviluppi, con importanti prospettive di carriera.
I 10 mestieri più richiesti con la laurea in giurisprudenza
Gli sbocchi professionali per chi si laurea in Giurisprudenza sono davvero molti. Sull’onda dell’evoluzione tecnologica verso cui si è proiettati, non è difficile immaginare un’evoluzione anche delle figure professionali “classiche” o tradizionalmente associate alla laurea in giurisprudenza. Il notaio, infatti, resta uno dei lavori più richiesti seppure nelle sue declinazioni più innovative in ambito fiscale, societario e tributario. L’abilitazione resta un iter ancora molto difficile e laborioso al termine del quale, tuttavia, permette di acquisire tutti i titoli e le garanzie per poter tutelare qualsiasi atto dei propri assistiti. Le altre professioni più richieste sono:
- Business lawyer: più semplicemente noto come “avvocato d’impresa” o di affari. È una figura molto ricercata nelle aziende per avere al proprio interno una risorsa ad hoc. Si richiedono soft skill manageriali e la comprensione delle dinamiche aziendali per gestire fusioni, trattative, operazioni finanziarie, affari internazionali, risoluzione di contenziosi, stesura di contratti con i dipendenti e con i clienti.
- Magistrato: è un percorso forense molto ambito, ma anche molto difficile da intraprendere dopo la laurea in giurisprudenza. Occorre continuare a studiare e superare un concorso specifico cui conditio sine qua non è aver proseguito gli studi presso una Scuola di Specializzazione o aver affrontato un percorso di attività presso l’Avvocatura di Stato per 18 mesi o conseguire un dottorato di ricerca. Il superamento del concorso prevede che l’aspirante magistrato affronti un tirocinio di 18 mesi prima che la commissione valuti l’idoneità al ruolo.
- Agente diplomatico: altro ruolo ambito quanto delicato e di difficile realizzazione oltre a prevedere un lungo iter formativo e il superamento del concorso pubblico al Ministero degli Affari Esteri.
- Data Protection Officer: entriamo in una professione molto attuale e contemporanea e molto richiesta. Il Responsabile della Protezione Dati è spesso richiesto dalle aziende per tutelare la privacy dei clienti e la raccolta dei dati sensibili.
- Forze dell’Ordine: i ruoli gerarchici all’interno delle forze dell’ordine richiedono competenze giurisprudenziali dal commissario di polizia al tenente dell’Arma dei Carabinieri, agli ufficiali della Guardia di Finanza. Tutti richiedono una profonda conoscenza della materia giuridica.
- Consulente del lavoro: è una figura professionale specializzato in ambito giuslavorista. Gestisce tutti gli aspetti contrattualistici amministrativi, legali ed economici dei lavoratori di un’azienda (buste paga, INPS, cessazione dei rapporti di lavoro).
- Giurista di impresa: è annoverato tra i lavori del futuro perché è la giusta via di mezzo tra una professione ben retribuita ma con i vantaggi del “posto fisso” in quanto dipendente di un’azienda che integra nell’organico un giurista per svolgere consulenze, definire e condurre operazioni legali e commerciali nell’interesse dell’azienda per cui lavora.
- Pubblica amministrazione: INPS; Agenzia delle Entrate, Banca d’Italia, Regioni, Comuni, Camere di Commercio, ASL, Università statali, Avvocatura di Stato e moltissimi altri ambiti della PA richiedono competenze giuridiche a seconda delle specializzazioni.
- Insegnamento: se si è predisposti per la divulgazione e la condivisione del sapere, l’insegnamento è sempre una opportunità in ambito universitario così come negli istituti tecnici specializzati dove è richiesto l’apprendimento di materie di diritto ed economia, economia politica e legislazione, pratica commerciale e legislazione del turismo.
Quali sono i corsi specialistici o i Master che posso fare dopo una laurea in Giurisprudenza?
Dopo una laurea in Giurisprudenza, ci sono molti percorsi di specializzazione che puoi intraprendere attraverso corsi specialistici o Master. Ecco alcune opzioni popolari:
- Master in Diritto amministrativo: Specializzazione in diritto pubblico, normative statali e locali, e procedure amministrative.
- Master in Diritto Tributario: Concentrazione su tassazione, diritto fiscale, e pratiche di pianificazione fiscale.
- Master in Diritto del Lavoro e delle Relazioni Industriali: Specializzazione in diritto del lavoro, normative sui rapporti di lavoro, e relazioni sindacali.
- Master in Diritto penale o Criminologia: Focalizzazione sul diritto penale, procedure penali, criminologia e giustizia penale.
- Master in Diritto Civile: Specializzazione in diritto contrattuale, diritto della famiglia, successioni, e proprietà.
- Master in Diritto Commerciale o Societario: Concentrazione su diritto delle società, fusioni e acquisizioni, e diritto commerciale internazionale.
- Master in Diritto Internazionale: Specializzazione in diritto internazionale pubblico o privato, diritti umani, e relazioni internazionali.
- LL.M. (Master of Laws): Un master post-laurea in specifici ambiti del diritto, offerto in molte università internazionali.
- Master in Diritto dell'Unione Europea: Focalizzazione sul diritto dell'UE, legislazione e processi decisionali europei.
- Master in Proprietà Intellettuale e Diritto delle Nuove Tecnologie: Specializzazione in diritto della proprietà intellettuale, diritto d'autore, brevetti, e normative sulle nuove tecnologie.
- Master in Compliance e Risk Management: Concentrazione su conformità normativa, gestione dei rischi e prevenzione del crimine finanziario.
- Master in Diritto Ambientale: Specializzazione in normative ambientali, diritto dell'energia e sostenibilità.
- Master in Mediazione e Risoluzione dei Conflitti: Focalizzazione su tecniche di negoziazione, mediazione e risoluzione alternativa delle controversie.
- Programmi di Specializzazione in Diritto Sanitario: Concentrazione sul diritto relativo al settore sanitario, bioetica e diritto farmaceutico.
Questi corsi offrono conoscenze approfondite e competenze specifiche, preparando i laureati per ruoli specializzati nel settore legale o in settori correlati. È importante considerare i propri interessi e obiettivi di carriera quando si sceglie un percorso di specializzazione. Inoltre, molte di queste specializzazioni possono aumentare significativamente le tue opportunità di carriera e il potenziale di guadagno.
FAQ
Dopo tre anni di Giurisprudenza quali sono gli sbocchi professionali?
La laurea triennale in giurisprudenza – online o tradizionale – permette l’ingresso nel mondo del lavoro come tecnico della gestione finanziaria, agente assicurativo, perito immobiliare, addetto al recupero crediti, rappresentante di commercio, agente di borsa e simili.
E cosa si può fare dopo 5anni di Giurisprudenza?
Il conseguimento della Laurea magistrale in Giurisprudenza a ciclo unico (identificata nei concorsi come Classe LMG 01) permette di intraprendere un ampio ventaglio di professioni legali di alto profilo.
Quali competenze si sviluppano studiando Giurisprudenza?
Lo studio della Giurisprudenza permette di sviluppare un'ampia gamma di competenze trasversali, tra cui capacità critica e analitica, abilità nella risoluzione di problemi complessi, competenze comunicative, sia scritte che orali, e una profonda comprensione dei principi etici. Queste competenze sono altamente valutate in numerosi settori professionali, oltre a quelli strettamente legati al diritto, come la consulenza aziendale, la pubblica amministrazione e il settore non-profit.
È necessario completare il praticantato per lavorare in ambito legale?
Sì, per la maggior parte delle carriere legali tradizionali, come avvocato o magistrato, è necessario completare un periodo di praticantato, che varia in durata a seconda del Paese, seguito dal superamento di un esame di Stato o di un concorso pubblico. Questo percorso è essenziale per acquisire le competenze pratiche necessarie e per soddisfare i requisiti legali per l'esercizio della professione.
Come si può lavorare nel settore pubblico con una laurea in Giurisprudenza?
Gli studi in Giurisprudenza aprono diverse porte nel settore pubblico, permettendo di accedere a carriere come magistrato, notaio, funzionario nelle amministrazioni locali, regionali e statali, o consulente legale per enti pubblici. Queste posizioni richiedono solitamente di superare concorsi pubblici specifici, che valutano le competenze giuridiche e le capacità di applicazione pratica delle leggi.
È possibile intraprendere una carriera internazionale con una laurea in Giurisprudenza?
Sì, una laurea in Giurisprudenza può aprire opportunità di carriera a livello internazionale, specialmente se integrata con studi post-laurea in diritto internazionale o esperienze professionali all'estero. Le carriere internazionali possono includere il lavoro in organizzazioni internazionali, come le Nazioni Unite o l'Unione Europea, in ONG, o in studi legali con una forte presenza internazionale, occupandosi di diritto commerciale internazionale, diritti umani, diritto ambientale internazionale e altro.
Quali opportunità di specializzazione sono disponibili dopo la laurea in Giurisprudenza?
Dopo la laurea, è possibile specializzarsi in numerose aree del diritto, come diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto commerciale, diritto del lavoro, diritto dell'ambiente, diritto internazionale e molte altre. Queste specializzazioni possono essere perseguite tramite master, corsi post-laurea, o durante il praticantato, a seconda dei requisiti professionali e delle aspirazioni individuali.
Esistono percorsi alternativi nel settore privato per i laureati in Giurisprudenza?
Oltre alle tradizionali carriere legali, i laureati in Giurisprudenza possono trovare ampie opportunità nel settore privato, ad esempio nel risk management, nella consulenza aziendale, nel compliance management, nell'arbitrato commerciale, o come consulenti legali per aziende. Questi ruoli sfruttano la profonda conoscenza del diritto e delle procedure legali dei laureati, applicandole al contesto aziendale per gestire rischi, garantire la conformità alle normative e risolvere dispute in modo efficace.
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