Per tutelare la privacy e gli interessi commerciali dei cittadini, è nato un nuovo servizio, il Registro Pubblico delle Opposizioni. Si tratta di un servizio rivolto ai cittadini il cui numero telefonico è presente nei vari elenchi telefonici pubblici, i quali non desiderano più ricevere telefonate indesiderate collegate a ricerche di mercato o per scopi commerciali. Il Registro delle Opposizioni è anche uno strumento indispensabile a trasformare il mercato tra i vari operatori di marketing telefonico, rendendolo più dinamico, trasparente e competitivo.
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- Gestione registro: iscrizioni per il cellulare
- Le attività Adiconsum per chi è più riservato
- Riforma Monti e la tutela dei consumatori
- Le varie associazioni a tutela dei consumatori italiani
- Il diritto di recesso per i consumatori
Gestione registro: iscrizioni per il cellulare
Come funziona: vogliamo che il nostro numero non sia nell'elenco? Ogni abbonato ha la possibilità di iscriversi al Registro delle opposizioni, e può farlo secondo varie modalità: attraverso un modulo elettronico, attraverso posta elettronico, attraverso una telefonata, una raccomandata o via fax. Una volta iscritto al sistema, l'abbonato potrà effettuare tutta una serie di operazioni disponibili sul sito del Registro delle Opposizioni. Per i più curiosi segnaliamo un nostro articolo di approfondimento su come sapere a chi appartiene un numero di cellulare.
Iscrizione via telefono verde
Per iscrivere la propria numerazione telefonica al Registro Pubblico delle Opposizioni, è necessario chiamare il numero verde 800.265.265 dalla numerazione telefonica che si vuole iscrivere e fornire al risponditore automatico i seguenti dati:
- Nome e cognome
- Data e luogo di nascita
- Codice fiscale
- Email (facoltativa)
Il flop
La novità, presentata in pompa magna per ridurre l’invasione dei servizi telefonici che infastidiscono i cittadini comuni, si sta rivelando in realtà un flop. Questo perchè, da quando è stato istituito il numero verde, gli iscritti sono appena 1.3 milioni, ovvero solo il 10% dei totali aventi diritto.
Questi numeri sono la cartina di tornaconto dello scarso successo dell’iniziativa, partita secondo buoni dati, tanto che in due anni si era festeggiato quota un milioni di iscritti, ma che dal 2012 in poi ha riscosso una brusca frenata. Negli ultimi due-tre anni, la quota infatti è aumentata di appena 300mila unità, crescendo quindi a ritmo di lumaca per un servizio che è continua a costare un’enormità, addirittura tre milioni l’anno. Dietro questo flop, sembra ci sia una errata strategia e i vincoli burocratici, che impongono agli operatori telefonici alti costi per richiedere la lista alla Fondazione Ugo Bordoni (ossia colei che gestisce direttamente il servizio).
La lista però è valida solo per quindici giorni, dopo di che è necessario richiedere un’altra volta alla Fondazione i dati. Ovvio che in questa situazione, il servizio non può decollare, inciampando sui cavilli di legge che non consentono di fermare il telemarketing selvaggio. I cittadini sono infatti preda di chiamate incessanti a tutte le ore e dalle più disparate aziende, dai call center che chiedono interviste telefoniche alle imprese che vogliono catturare il cliente attraverso offerte promozionali. Un lavoro che produce due conseguenze negative: il sentimento di fastidio dei cittadini che attaccano subito il telefono e nessun vantaggio agli operatori, che non riescono a trovare la clientela adatta per chiudere i contratti.
A proposito della Fondazione Ugo Bordoni, c’è chi ha pensato che il servizio fosse nato non tanto per tutelare la cittadinanza quanto per aiutare le società di telemarketing a selezionare l’utenza attraverso un pubblico di nicchia che non aveva chiesto di essere iscritto alla lista della Fondazione. Un pensiero che diventa ancora più reale guardando alla realtà dei fatti, che parla di un servizio che ha fallito la propria mission, lasciando gli utenti sempre più in balia del telemarketing selvaggio.
In Italia esistono diverse associazioni consumatori, con specifiche competenze, a cui è possibile rivolgersi per tutelare i proprio interessi.
Le associazioni dei consumatori sono organizzazioni che hanno a cuore la tutela degli interessi del consumatore: grazie al loro intervento, la disciplina normativa si è notevolmente ampliata per cercare d includere tutte le casistiche possibili e tutelare al meglio l’utente.
Le attività Adiconsum per chi è più riservato
Adiconsum è un’associazione di consumatori con oltre 122.000 associati costituita nel 1987 su iniziativa della CISL.
Adiconsum si avvale inoltre dell'opera di 35 operatori a tempo pieno, di 105 collaboratori part-time e di centinaia di volontari.
Settori di occupazione
A livello nazionale, è membro del CNCU - Consiglio Nazionale dei Consumatori e Utenti, istituito presso il Ministero delle Attività produttive ai sensi della legge n. 281/98 sui diritti dei consumatori e degli utenti; Adiconsum è ancheè socio ordinario dell'IMQ - Istituto Italiano per il Marchio di Qualità, ed infine è membro del Forum del Terzo Settore.
Pubblicazioni
L'associazione pubblica i seguenti periodici al servizio del cittadino:
- Test noi consumatori - settimanali e mensili d’inchiesta e approfondimento:
- Adinews: settimanale di informazione e documentazione su consumi, servizi e ambiente;
- Consumi & Diritti: mensile di informazione a cura del Centro Giuridico Adiconsum;
- Adifinanza: mensile di informazione a cura del settore Credito e Risparmio Adiconsum;
- Attorno al piatto: mensile di informazione a cura del settore Sicurezza degli alimenti e nutrizione;
- Guida del consumatore:manuali pratici per i consumatori, a carattere monografico;
- Occhio a...: depliant con consigli pratici di autodifesa del consumatore.
Progetti dell'associazione
Adiconsum è impegnata in numerosi progetti volti a migliorare la sensibilità dei consumatori verso certi temi oppure a salvaguardarne i diritti.
Assistenza Sanitaria Integrativa è ad esempio un progetto basato sul monitoraggio e sull'informazione alle famiglie sull'assistenza sanitaria e sull'importanza della prevenzione.
Lo scopo finale è quello di creare un dossier più attinente alla realtà possibile al quale si possano attenere progetti nazionali futuri.
Facile e Sicuro è il progetto creato di concerto con Unicredit che mira a sensibilizzare i clienti sulle potenzialità della banca multimediale. Si pone l'accento sulle possibilità che una banca on line può fornire sia in termini di guadagno di risorse – è più facile e veloce che recarsi allo sportello – sia di accessibilità per i diversamente abili.
Il Progetto Social Networking ha uno scopo molto futuristico, invece: quello di migliorare le interazioni on line fra Adiconsum e i consumatori per recepirne al meglio i bisogni. Attraverso le possibilità che può offrire il web, è possibile secondo questo studio operare in sinergia con tutti gli attori della comunicazione cercando di veicolare al meglio opinioni e feedback, per arrivare a soluzioni concrete. Fra questi interlocutori, si inseriscono anche le imprese che cercano una posizione meno “ostile” all'interno delle dinamiche fra consumatori.
Lavoro sicuro è invece indirizzato ai giovani che entrano nel mondo del lavoro. Il progetto mira a raccogliere tutte le informazioni relative al mondo del lavoro ma soprattutto alla creazione di un help desk che aiuti gli interessati a ricevere informazioni a riguardo.
Ma i progetti sono molti e diversi, ognuno indirizzato ad una fascia di consumatori ben definita. I risultati ottenuti poi sono sempre stati degni di nota e infatti Adiconsum gode di una certa autorevolezza all'interno del panorama italiano.
Ad esempio, mensilmente viene pubblicata la tabella dei prezzi relativi ai più diffusi prodotti alimentari. Per questo e per altri temi, il portale costituisce il punto di riferimento per chi vuole avere coscienza delle proprie uscite economiche e valutare se queste sono in linea con la guida dell'ente.
Riforma Monti e la tutela dei consumatori
Nel 2012, il premier Mario Monti emise una riforma a tutela dei consumatori che apportò alcune importanti modifiche al riguardo. Le liberalizzazioni delle professioni unite ad una maggiore attenzione al consumatore erano rivolte ad incrementare il budget di cassa, quindi ad abbassare il debito pubblico, e contemporaneamente a riordinare il caos. Le misure si sperava permettessero un timido rialzo del PIL italiano. Nella Riforma Monti, un intero capo, il secondo, composto da quattro articoli (da 5 a 8), era dedicato alla Tutela dei consumatori. Questi articoli si occupavano di creare ex novo o di integrare la tutela del consumatore, passando per la tutela amministrativa contro clausole vessatorie, l'azione di classe (cosiddetta class-action), la tutela delle microimprese (anche a carattere individuale) e le carte di servizio.
Secondo l'ex Premier Monti, l'inadeguatezza delle infrastrutture, la concorrenza insufficiente e le complicazioni delle procedure amministrative erano all'origine della lentezza dell'economia italiana e dei disagi crescenti per i consumatori. Nella visione del premier e della squadra di governo, il pacchetto di riforme avrebbe dovuto eliminare o quantomeno ridurre le difficoltà per i giovani imprenditori, non solo tramite agevolazioni, ma anche attraverso forti limitazioni dei poteri pubblici. Si mirava a cancellare progressivamente le cosiddette "tasse occulte" che gravavano sulle spalle dei consumatori italiani, ovvero quei prezzi e quelle tariffe imposte dalle categorie privilegiate. Secondo Monti, l'intero pacchetto avrebbe presto condotto ad una riduzione del costo della vita. La misura che in quel momento avrebbe potuto coinvolgere più consumatori era proprio quella applicata ai carburanti: si prevedeva un incremento dei distributori self-service e di quelli indipendenti, che avrebbero potuto vendere anche altri beni di consumo, come tabacchi, giornali e ricariche telefoniche.
Per quanto riguarda le clausole vessatorie, si affidava all'Antitrust il potere di vietare quelle che danneggiavano i consumatori e, allo stesso tempo, di fungere da consigliere per le imprese al fine di evitare l'inserimento di clausole illegittime o che potrebbero risultare tali, nei propri contratti.
Novità sulla class action per i consumatori
Sempre nel campo della tutela dei consumatori, la riforma Monti pose l'accento sull'utilizzo delle class action come strumento di riequilibrio tra consumatori e imprese nelle cause che riguardavano gruppi di consumatori (l'ultima risaliva a settembre tra Altroconsumo ed Intesa San Paolo). Il campo di applicazione delle azioni di classe risarcitorie venne ampliato dalla riforma, ammesso che il gruppo promotore si trovasse in situazione omogenea nei confronti dell'azienda contestata, e i tempi per le procedure in Corte d'Appello vennero dimezzati.
Per quanto riguarda le carte di servizio, il pacchetto Monti prevedeva innanzitutto l'abbassamento della soglia per l'utilizzo del contante da 2500 a 1000 euro; le operazioni di pagamento della pubblica amministrazione potevano essere effettuate soltanto mediante accreditamento su conti bancari o postali. Tutti i mezzi di pagamento cartacei superiori ai 500 euro vennero aboliti. Una cosa di maggiore interesse fu la fine del segreto bancario: le banche dovevano periodicamente comunicare all'anagrafe tributaria tutti i movimenti dei loro clienti ai fini dei controlli fiscali di routine e anche l'importo delle operazioni finanziarie. Vennero invece previsti premi per tutte quelle categorie ed individui, persone fisiche, società di persone, professionisti che rispettavano i requisiti di trasparenza ed emersione.
Le varie associazioni a tutela dei consumatori italiani
In Italia esistono diverse associazioni consumatori, con specifiche competenze, a cui è possibile rivolgersi per tutelare i proprio interessi. Vediamo ora le principali.
Codacons
Il Codacons - Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori - è nata nel 1986 quale "erede" di precedenti campagne a difesa dei consumatori e degli utenti che risalgono al ben lontano 1976 sul fronte storico della "guerra alla SIP". Da allora, attraverso le sue molteplici iniziative e la sua articolata organizzazione, è giunto ad ottenere il massimo delle stellette nella hit parade delle associazioni consumeristiche, a giudizio unanime dei mass-media, del mondo produttivo, sociale ed istituzionale.
Il Codacons - Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori - è associazione nata nel 1986 quale "erede" di precedenti campagne a difesa dei consumatori e degli utenti che risalgono al ben lontano 1976 sul fronte storico della "guerra alla SIP".
La caratteristica principale è quella di far aderire al suo interno molteplici associazione di tutela degli utenti dei seguenti settori: servizi pubblici, della giustizia, della scuola, dei trasporti, dei servizi telefonici, dei servizi radio televisivi, dei servizi sanitari, dei servizi finanziari, bancari e assicurativi, della stampa e dei diritti d'autore ed altri.
Il Codacons nasce come associazione di volontariato di cui alla l.266/91 autonoma, senza fini di lucro a base democratica e partecipativa che persegue esclusivamente obiettivi di solidarietà sociale. L'associazione ha quale sua esclusiva finalità quella di tutelare con ogni mezzo legittimo, ed in particolare con il ricorso allo strumento giudiziario, i diritti e gli interessi di consumatori ed utenti (art. 2 Statuto). E' una associazione rinomata per numerose e storiche battaglie dalla parte dei consumatori. La più nota è stata la campagna per l'attuazione della riduzione delle bollette telefoniche.
Altre battaglie furono quelle per l'obbligo alla cintura di sicurezza, la scoperta dello scandalo della malasanità (Poggiolini), l'annullamento degli aumenti delle tariffe autostradali, la difesa dei provvedimenti della CUF contro i farmaci inutili e costosi, la battaglia per la democratizzazione della SIAE dopo 40 anni di gestione autoritaria.
Obiettivi di Altroconsumo
L'associazione Altroconsumo difende da più di 30 anni i diritti e gli interessi dei cittadini italiani e dei consumatori, arrivando anche a rappresentarli presso le istituzioni nazionali e internazionali. Si pone quindi come associazione che mira a far vivere i cittadini in un ambiente sano grazie a scelte di consumo etiche e responsabili.
La principale caratteristica è quella di mantenersi indipendente rispetto alle istituzioni pubbliche, godendo di autonomia politica e finanziaria, al di fuori di interessi industriali e commerciali di qualsiasi sorta. Altroconsumo è costituita da circa 140 collaboratori, esperti nel settore e tecnici qualificati: ingegneri, medici, alimentaristi, farmacisti, giuristi, esperti finanziari, giornalisti, che con rigore si occupano di informare, assistere e rappresentare i cittadini che ne fanno richiesta. Il primo compito è dunque l'informazione, come arma di difesa del consumatore: grazie all'informazione, fornisce ai cittadini la consapevolezza di affrontare le scelte di consumo etiche e responsabili. Di seguito sono illustrati le mansioni principali che Altroconsumo ha svolto in 40 anni di attività.
- Aiuta i cittadini che hanno subito degli abusi a reclamare alle autorità competenti e a ricevere il giusto risarcimento.
- Denuncia gli abusi e le violazioni.
- Inchieste sull’ambiente e le tecniche usate dalle grandi industrie per produrre beni e servizi.
- Controllo dei prezzi, grazie a numerosi indagini di mercato.
- Aiuta il consumatore a comprare il modo responsabile.
- Informazioni e chiarimenti sul rapporto qualità prezzo di vari prodotti.
- Come risparmiare su gas e luce usando delle semplici regole quotidiane.
- Come investire al meglio i propri risparmi.
- L’importanza di mangiare cibi sani e controllati.
- Come salvaguardare la propria salute utilizzando solo i farmaci corretti e soprattutto non abusarne.
Gli obiettivi raggiunti negli anni
L’attività di questa organizzazione opera ormai da anni e grazie alla collaborazione del suo team ha conseguito diverse vittorie e raggiunto numerosi obiettivi, alcuni dei quali sono riportati nell’elenco che segue.
- Migliaia di prodotti testati e alcuni denunciati e ritirati dal mercato.
- Milioni di prezzi rilevati e centinaia di negozi e supermercati visitati e controllati.
- Migliaia le segnalazioni su prodotti che non rispettano determinate norme e che al momento sono stati indagati dalle autorità competenti.
- Gestione di migliaia di conciliazioni tra consumatori e aziende, che sono terminate con la vittoria dei diritti del consumatore.
- Compagnie aeree diffidate a causa delle presenza di clausole vessatorie nei contratti.
- Class action per ottenere la diminuzione dei costi dei biglietti per i traghetti verso la Sardegna.
- Centinaia di aziende denunciate per mal gestione degli aspetti etici della produzione.
- Decine di ricorsi per denunciare pratiche commerciali poco corrette.
- Centinaia di incontri con la Commisione Europea, il parlamento, le Regioni, i Ministeri e le Autorità preposte alla vigilanza delle norme etico produttive.
- Decine di manifestazioni e incontri aperti al pubblico per sensibilizzarli sull’importanza di fare acquisti consapevoli.
Adiconsum
Adiconsum è un’associazione di consumatori con oltre 122.000 associati costituita nel 1987 su iniziativa della CISL. Essa opera a tutela dei consumatori in piena autonomia dalle imprese, dai partiti, dal governo e dallo stesso sindacato.
Il diritto di recesso per i consumatori
Capita spesso di fare degli acquisti, spendendo somme più o meno ingenti, è capire a causa di diversi fattori che non si è fatta una scelta giusta. Spesso per la fretta di comprare si compiono infatti spese azzardate delle quali poi ci si pente. A tal proposito però è stato istituito il diritto di recesso, che consente a uno dei soggetti che ha stipulato un contratto, che prevede il pagamento di una somma di denaro, di sciogliere lo stesso qualora ve ne fosse la necessità. E' applicabile anche senza avere l’approvazione della controparte e consente di estinguere e recidere tutti gli obblighi che si avevano con essa alla stipula del contratto stesso.
La legge stabilisce che debba avvenire mediante una trasmissione di tale scelta alla controparte in forma scritta; il documento in questione dovrà essere inoltrato entro un termine preciso e stabilito per legge. Per ottenere il diritto di recesso, è necessaria altresì una clausola per l’esercizio..
Se si acquista dunque un prodotto presso un rivenditore autorizzato, sarà necessario conservare e dimostrare l’acquisto stesso, attraverso una ricevuta o mediante lo scontrino fiscale; ha una scadenza di sette giorni, nei casi in cui si acquistino dei prodotti all’esterno di negozi e di locali definiti commerciali; questa regola è sancita dalla Direttiva 85/577/CEE del Consiglio del 20 dicembre 1985 per la tutela dei consumatori.
Non può infine essere utilizzato nei casi di contratti immobiliari o assicurativi. L’articolo 11 del Decreto Legislativo numero 190 del 19 agosto 2005, prevede comunque diritto di recesso relativo ai contratti finanziari "a distanza"; in questo caso il termine è previsto entro quattordici giorni, mentre è di trenta nei casi di assicurazioni sulla vita.
Recesso nelle aste online
È nato il primo approfondimento giuridico italiano dedicato a eBay, scritto da Rocco Gianluca Massa, grande conoscitore del diritto informatico italiano. L'e-book si intitola: "Il diritto di recesso nelle aste on line tra dettaglianti e consumatori. Normativa italiana e regolamentazione di eBay.it a confronto." Non si tratta del solito libro di diritto di difficile comprensione ma di un volume fruibile da tutti, scritto in maniera molto chiara. L'e-book mira a fornire uno strumento utile all'utenza del noto portale di aste, per meglio comprendere la difficile questione legata al diritto di recesso e alla tutela del consumatore su eBay.
Oltre alla premessa troverete 5 capitoli inediti in materia, ognuno dei quali analizza uno specifico aspetto legato alla tutela del consumatore su eBay. Nel primo capitolo, "Aneddoti e prassi tra gli ebayers", l'autore approfondisce quella che era una prassi diffusa tra taluni venditori di eBay.it fino a qualche tempo. Il secondo capitolo intitolato "Divieto di vendere al dettaglio tramite aste on line", descrive qual è la situazione normativa italiana in materia di aste on line e le conseguenze del divieto italiano di vendere al dettaglio tramite aste on line.
Il terzo capitolo affronta il tema de "La tutela del consumatore su eBay.it". Si sottolinea l'importanza del diritto di recesso nelle compravendite tra dettagliante e consumatore. Nel capitolo quarto, "eBay come banditore d'asta", troviamo riflessioni circa la natura giuridica del sito d'aste. Nel quinto ed ultimo, intitolato "Superficialità e conflittualità normative", l'autore evidenzia due aspetti conflittuali riguardanti in generale la normativa sulle aste on line e le conseguenze innanzi alle quali si troverebbe un giudice incaricato di decidere una controversia sul diritto di recesso tra due ebayers.
Associazione Federconsumatori
L'associazione Federconsumatori è sorta nel 1988 grazie al sostegno della CGIL e non ha scopi di lucro; ha come obiettivo principale quello di informare e tutelare i consumatori e gli utenti, grazie anche al contribuito di numerosi esperti del settore consumatori che lavorano nelle università o nell'ambito dell'informazione, del Parlamento.
Si tratta di una organizzazione che opera a livello nazionale grazie ad una rete capillare di sportelli per assistere i cittadini in ogni ambito. Ogni consumatore può rivolgersi agli sportelli per avere accesso alle informazioni in materia di diritti dei consumatori, e per conoscere le leggi vigenti e le eventuali azioni legali da intraprendere per affrontare determinati problemi.
Tutti i servizi vengono portati avanti da esperti qualificati: il consumatore può così usufruire, previo pagamento di una quota annuale. In caso di servizi ed azioni particolari, si dovrà versare eventuali spese ed onorari ai professionisti coinvolti. Collabora con le istituzioni comunitarie e nazionali, quali la Commissione europea per le politiche dei consumatori, il Parlamento europeo, il Comitato economico e sociale, i Ministeri, il Cnel, la Commissione di garanzia legge n. 146/90, le Regioni, le Provincie,i Comuni e le Camere di commercio
Acu
L'ACU è l'Associazione Consumatori Utenti, una associazione senza scopo di lucro nata nel 1999.
L'ACU inizia la sua attività già dal 1984 sotto il nome di AGRISOLUS, ed opera su tutto il territorio italiano grazie ad una struttura ben determinata, costituita anche da collaboratori volontari e da esperti in tutte le discipline della tutela dei diritti dei cittadini.
Negli anni, ACU ha collaborato in numerosi progetti di ricerca promossi dalle Università italiana. La principale attività di ACU è comunque quella di informare e assistere i cittadini nei vari sportelli distribuiti sul territorio, e di promuovere campagne di promozione del consumerismo; obbligo di ACU è tutelare gli interessi collettivi anche in sede giudiziaria, così come previsto dal Codice del Consumo. L’associazione è altresì impegnata in progetti nazionali quali “Check-up Diritti” e “Io non voglio il falso”, finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico; si ricorda inoltre il progetto “Energia: diritti a viva voce” e il programma di avvicinamento per il XX Congresso di Consumers International in occasione di Expo 2015 a Milano.